La storia

Un'idea istintiva di Eugenio Barba, porta l'Odin teatret a Carpignano Sal. dal maggio all'ottobre del 1974. Dopo un primo periodo di lavoro isolato, il gruppo sente l'esigenza di presentarsi alla popolazione che lo stava ospitando, così mette a punto uno spettacolo di clown per farsi conoscere ed accettare. Ma sorge subito un problema, come far pagare lo spettacolo a contadini che non conoscevano il teatro. Sentendoli cantare, pensa che uno scambio alla pari sia la soluzione migliore. Così il compenso per lo spettacolo di clown consisterà in musiche, canti e danze degli abitanti del luogo. Nasce il "Baratto culturale". Inoltre l’Odin Teatret, con questa esperienza, scopre che il teatro è un ottimo catalizzatore socio-culturale, e continuerà ad usare la pratica del baratto per molti altri progetti di teatro antropologico (per ulteriori informazioni: Cliccare sul link TEATRO DI NESSUNO alla fine del testo).

Tutto questo spinge alcuni giovani di Carpignano, a decenni di distanza, ad avviare delle nuove ricerche, per capire cosa ha spinto la comunità a cambiare e cosa è veramente cambiato dopo il contatto con questo catalizzatore sociale, cercando trasmetterne gli effetti alle nuove generazioni. Sono state studiate le ripercussioni di questo evento sul territorio, fino a quando anche altri si sono interessati e tutti insieme fondano le "Officine culturali". Si organizzano degli incontri con musicisti, poeti, attori, scrittori..., artisti di ogni tipo, per continuare a raccogliere e condividere esperienze da utilizzare poi come fonte di ispirazione per scambi culturali e laboratori dedicati ai ragazzi, che tendono a valorizzare l'arte in tutte le sue forme e in seguito cercano di usarla come catalizzatore sociale.

Scritto da Antonio D’Ostuni per “Officine Culturali”

Chi Siamo e cosa facciamo

ll Gruppo nasce ufficialmente a Carpignano nell’ottobre del 2010, anche se già attivo da due anni, dall’idea di alcuni amici, basa la sua attività sulla ricerca e sulla documentazione, è formato da giovani perlopiù Carpignanesi, neo-laureati o in corso di laurea, con specializzazioni e esperienze diverse, e collabora con varie associazioni già attive nel territorio.

Partendo dall’esperienza dell’Odin Teatret e il suo  teatro laboratorio, nell’estate del 1974 Carpignano, e seguendo le sue attività nel resto del mondo, pone la sua ricerca su come sono progredite le comunità che esso a visitato, cosa ha insegnato alle generazioni di oggi. Su questo ha costruito un archivio storico con foto e documenti originali, molte fornite direttamente dagli archivi del gruppo scandinavo, il quale collabora a questa iniziativa, organizza stage, individuali a richiesta, per studenti universitari o altri gruppi di studio che seguono il Teatro laboratorio dell’Odin Teatret o che comunque sono interessati a quell’avvenimento.

Dalla sua fondazione l’associazione organizza vari incontri di cultura, dove il contatto con artisti ed esperti può essere fonte di ispirazione per giovani, studenti o aspiranti artisti. POESIA, MUSICA, TEATRO, DANZA, TRADIZIONE, CULTURA, PROBLEMI SOCIALI… questi gli argomenti trattati di volta in volta.

“Incontri di Poesia” è il primo e tra i più cospicui, incontrare poesia e leggere poeti recita il sottotitolo ed esprime al massimo le intenzioni dell’associazione, scegliendo, dapprima, fra la gente comune, chi si diletta a scrivere in versi, e tra poeti affermati poi, ha così avvicinato la poesia a molte persone che pensano di non averne bisogno. Ha instaurato inoltre una collaborazione con le scuole di Carpignano dando spazio e voce anche ai progetti dedicati alla poesia con una manifestazione riservata ai piccoli scrittori dal nome “Cioccolata letteraria”, diversi sono i laboratori con i ragazzi che mirano ad avvicinarli all’arte alla cultura e alla tradizione e pubblica periodicamente sul web i progetti che nascono nelle scuole.

Ha ideato e per due anni ha organizzato con UNI Salento e la Rete Italiana di Cultura popolare, una “Summer school di Arti Performative e comunity Care”

Di notevole importanza sono stati gli “Incontri Interreligiosi”, che hanno visto diverse religioni monoteiste sedute allo stesso tavolo a discutere di importanti e attuali temi sociali, come la fratellanza tra i popoli, la famiglia e le devianze giovanili.

Il 19 settembre del 2014 incontra l'Odin Teatret, nel "baratto" che il gruppo danese guidato da Eugenio Barba in occasione dei suoi 50 anni di teatro, riserva a Carpignano (foto documentativa in altoa dx), facendo rivivere a compaesani e molti dei paesi vicini la magia dell'estate del '74.

Oggi il gruppo si è ridotto tantissimo, sono rimasti solo pochi appassionati, l'attività principale è incentrata a tutto ciò che rispecchia la storia, la cultura e in primo luogo le tradizioni popolari del Salento. Organizza dei convegni sulla “Musica Popolare Salentina” e un conseguente programma di ricerca. Questa attività nasce quasi per caso, in occasione della presentazione di vari lavori di ricerca, di alcuni tra i nomi di maggiore rilievo nel panorama tradizional-popolare salentino, la confusione creatasi negli ultimi decenni in materia, specie tra i giovani, non era per niente trascurabile, il bisogno di molti ricercatori di relazionarsi e scambiare le proprie esperienze hanno dato la spinta a concentrare l’attenzione sull’informazione e sugli interventi di previsione poi. Così i convegni sono diventati veri e propri incontri di scambio tra ricercatori e semplici appassionati, nasce così la rassegna "ìtela na su po'" (vorrei dirti).

Il vero fiore all'occhiello delle nostre attività, è il laboratorio di canto popolare per ragazzi (CarPopLab), nasce nel 2016 dapprima in via sperimentale e poi in pianta stabile. L'esperienza assorbita nei vari incontri elencati sopra e alcuni stage con veterani del panorama popolare salentino e la ricerca di canti popolari originali, viene riversata sulle nuove generazioni.    

 Scritto da Antonio D'Ostuni per "Officine culturali"